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  • Immagine del redattoreAlessandro Ceccarini

"Le Giornate Toscane" al Chianni Opera Festival 2021


Avevo incominciato a pensare questo spettacolo già l'anno scorso durante la pandemia, ma era più un divertimento dei tanti che mi prendono quando risistemo l'archivio familiare, sovente infatti mi nascono diversi spunti per serate, progetti, iniziative, ritrovo musiche che non credevo di avere o degli appunti di mio padre di vecchie serate che lui ha creato o a cui ha preso parte molti anni fa. La musica sulle poesie di Pascoli, i vari brani ispirati o creati sui versi immortali di Dante, vari autori toscani, la musica dedicata al mio grande concittadino Titta Ruffo di cui possiedo alcune copie fotostatiche e originali, fantasie contemporanee e piccole opere. C'è veramente di tutto.

Non mi sembrava possibile ordinare le mie idee in maniera compiuta, come spesso faccio quando non ho il tempo di svilupparle le lascio affollare per un po la mia testa, poi me ne disinteresso e lascio correre gli eventi. In questo caso invece l'occasione si è presentata presto. Seppi da un'amica che alcuni musicisti avevano suddiviso il loro concerto come in capitoli di un romanzo, ogni capitolo era rappresentato da una melodia, da un tema.

Mi chiesi subito: cosa è stato scritto di celebre in Toscana che abbia dentro di se contenuti molti temi, la possibilità di dividere in più momenti aspetti della stessa esistenza o di più esistenze, la possibilità di racchiudere sotto un unico titolo un mondo, una terra, un macro tema, un corpo insomma che potesse essere raccontato in versi e in musica. Mi venne da subito l'idea che il libro più celebre che rispondeva alle mie domande era il Decameron di Boccaccio, un'opera che oltre ad essere famosa per la sua licenziosità è anche universalmente riconosciuta come la magnifica rappresentazione della società del suo tempo, raccontata con parole e fatti talvolta semplici, talvolta con crude morali e profonde riflessioni filosofiche.

Mi misi quindi al lavoro, con slancio, per creare un nucleo importante di composizioni, temi, testi che potevano servire al mio scopo. Grazie alla mia bella biblioteca di libri di musicologia scoprii che oltre alle celebri composizioni sulla Divina Commedia, ce n'erano altre molto più rare, magari brevi, poco significative, ma utili al mio scopo di rappresentare uno spaccato di società, di storie, ricordi e suggestioni di personaggi. E' così che per esempio ho ritrovato La Pia di Marchetti, aria da camera per mezzosoprano, oppure La Sera di Schumann che venne riadattata con i versi del Purgatorio niente po po' di meno che dal grande Arrigo Boito (che ho ritrovato fortuitamente in una raccolta Ricordi dedicata alla Divina Commedia). Tutto il resto è venuto in pratica da se, ogni giorno il progetto è cresciuto e ha preso forma, in dieci giornate ovvero in dieci momenti con relativi dieci temi articolati tra musica e poesia.

Brani amati come Visione veneziana di Brogi, ispirata alla tragica fine del Conte Ugolino della Gherardesca, mio triste concittadino, brani famosi come quelli tratti dalle opere di Puccini come Recondita armonia dalla Tosca, Vecchia zimarra e Quando m'en vo con il quartetto di Bohème... tante vite, tanti racconti, tante creazione del genio toscano.

Ho chiamato con me a cantare per questo progetto splendidi amici, persone con l'arte nel sangue, che sapranno dare assolutamente vita e vigore a ogni momento, con passione e gusto, in un contesto che decisamente si è fatto importante sempre di più ogni giorno che passa.

Ringrazio gli amici di Chianni, in primo luogo il caro amico Riccardo Fattorini, per aver creduto in questo progetto, e mio padre Giancarlo Ceccarini che ho anche coinvolto nel turbinio di musica e poesia che prenderà vita sul palco dell'amato Piccolo Teatro di Chianni, un luogo che amo e che ha visto già un bellissimo successo personale nelle Nozze di Figaro due anni fa, prima che la pandemia ci impedisse di continuare a far vivere quel luogo così nuovo ma già così pieno di storia per noi e di vita vissuta.

Cosa mi resta di aggiungere a tutto questo: venite a vedere questo spettacolo. Ve lo consiglio per più ragioni. La prima assolutamente perchè è davvero difficile ascoltare in poco più di un'ora e mezzo ben 21 brani e così tanti e tali versi stupendi partoriti dal genio umano, la seconda è che ci sono davvero delle belle voci, dei bravissimi artisti, la terza ragione è la rarità di ascoltare ancora la bellissima voce di mio padre, una delle voci più celebri e più belle del XX secolo (basta leggere il suo curriculum per capire quanto abbia fatto per questa splendida arte), quinta, sesta, settima ragione e più... ma non vi lamentavate che i teatri erano chiusi, che non potevate ascoltare musica dal vivo, eravate orfani dell'arte e delle emozioni uniche che essa suscita nell'animo umano... quindi... siete chiamati a Chianni per viverle ancora, smuovetevi dal torpore e dalla vista continua alla tv di cose negative, venite e sarete ripagati con un grande tesoro. Già, e mi conforta questo, moltissimi hanno prenotato un posto, stiamo già quasi al tutto esaurito. Ma alcuni posti ci sono ancora e vogliamo il tutto esaurito! Vi aspetto


Gli interpreti della serata:

Giulia De Blasis, soprano

Ilaria Iris Facoetti, soprano

Arianna Rondina, soprano

Simona Ruisi, mezzosoprano

Alessandro Fantoni, tenore

Alessandro Ceccarini, basso

Elisa Montipò, pianista

Rocco Roca Rey, pianista

Gerry Gherardi, attore

Cream, cantautore

Presenta: Michela Marchetti.

Con la partecipazione straordinaria del baritono Giancarlo Ceccarini.

Biglietto unico di 15 €



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